Sono sei gli incontri di Terrazza d’Autore 2022 che hanno come filo conduttore il nostos, la nostalgia e il ritorno, come forma estrema di conoscenza e di riconoscenza.
Si comincia, al Teatro comunale "On. Nino Croce" di Valderice, il 13 luglio, con Gaspare Balsamo, attore e cuntista siciliano che racconterà, da far suo, il suo ultimo libro, raccolta di testi "nel segno del cunto". Non solo testi teatrali che affondano le radici in un mondo mitico ed epico ma vere e proprie “sculture di parole” che Balsamo saprà animare dinanzi agli occhi degli spettatori.
Il 17 luglio ospitiamo il gruppo musicale degli Alenfado che, con le voci narranti Stefania La Via e Roberto Crinò, vedrà unirsi la magia della musica mediterranea al ritmo della narrazione, in prosa e in versi. Il nòstos, il viaggio di ritorno in patria, implica anche la saudade, la nostalgia, il desiderio di tornare a casa, per ritrovare le proprie cose, le proprie radici ma, soprattutto, se stessi.
Il 24 luglio sarà ospite della rassegna lo scrittore Luigi La Rosa con il suo libro in cui racconta il compositore siciliano Vincenzo Bellini e la sua inguaribile nostalgia. Una storia che ci trasporta dalla Catania del XIX secolo alla magia di Parigi, sulle tracce dell’umanità di un genio, delle sue tempeste e delle sue malinconie.
Il 3 agosto Beatrice Monroy racconta Il suo Il posto della cenere. La scrittrice e narratrice palermitana, guiderà il pubblico in un affascinante viaggio tra le leggende orali, la religione, la favola, l’alchimia, attraverso una lunga sequela storica di episodi di discriminazione e di esclusione femminile dal sapere. Un inno contro l’interdizione millenaria delle donne dalla conoscenza, un canto di libertà e di consapevolezza che prende le mosse da una leggenda affascinante su un monastero al confine tra Italia e Francia.
L’11 agosto dedichiamo uno dei nostri appuntamenti a Vincenzo Consolo nel decennale dalla scomparsa. A narrarci di lui e della sua opera sarà il professore Nicolò Messina, docente di Italianistica all’Università di Valencia.
Ultimo appuntamento il 19 agosto: una conversazione sul tema del Sacro nell’Arte, tra assenze e persistenze, che prende le mosse dal saggio Se Dio non vale un quadro, poderoso studio che monsignor Liborio Palmeri, direttore del Museo DiART "San Rocco" di Trapani, ha dedicato alla “nostalgia” del legame vivo tra Arte e sacralità.
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